Il ciclone Chido, che ha colpito Mayotte sabato scorso, è il più potente mai registrato nella regione dal 1950 ! Da allora, i Mahorais stanno cercando di ricostruire la loro isola, ma hanno bisogno di aiuto. Ecco come potete sostenerli da Parigi.
Ciclone a Mayotte: come donare in modo sicuro?
Il devastante ciclone di sabato scorso ha lasciato un’impronta profonda sull’isola. Le case più vulnerabili, in particolare quelle delle baraccopoli, sono state completamente distrutte. Le scuole, la principale stazione di polizia e l’unico ospedale dell’isola sono stati gravemente danneggiati.
Un’emergenza umanitaria
Il ciclone Chido è stato distruttivo e mortale, spazzando via centinaia e forse migliaia di vittime, secondo il prefetto dell’isola. Le persone colpite devono trovare il modo di proteggere le loro case e i quartieri devastati, ma le risorse disponibili – umane, materiali o finanziarie – rimangono tristemente inadeguate.
In risposta all’emergenza, sono stati lanciati decine di fondi di solidarietà per aiutare gli abitanti dell’isola, alcuni dei quali hanno perso tutto.
Cosa fanno le associazioni sul campo?
Organizzazioni come la Croce Rossa di Mayotte, il Secours Populaire e la Protection Civile si sono rapidamente mobilitate. Stanno fornendo cibo, forniture mediche e materiali da costruzione, oltre a partecipare attivamente alle operazioni di pulizia e a liberare le strade bloccate. La fondazione Emergency Architects sta svolgendo un ruolo fondamentale offrendo soluzioni concrete e rapide alle vittime del disastro. Fornisce teloni protettivi, materiali essenziali per coprire temporaneamente le case colpite. Anche gli architetti (della Riunione e non) sono mobilitati sul posto per fornire le loro competenze.
Perché ogni donazione è fondamentale?
Dei 320.000 abitanti ufficiali di Mayotte, quasi il 75% vive al di sotto della soglia di povertà. Ciò rende l’impatto di questo disastro ancora più drammatico. Ogni donazione, qualunque sia l’importo, contribuisce a migliorare le condizioni di vita delle persone colpite e a ridare speranza a una popolazione che ha sofferto così tanto.